Prete contro famigliari Marò

Don Giorgio de Capitani | Prete violento
Uno scritto che fa accapponare la pelle per quanto sia disgustoso moralmente specie provenendo da un prete. Un prelato si permette di offendere la figlia del Marò Latorre, prigioniero politico più che legale, perché stanco che la storia dei Marò venga tirata in ballo da organi politici e di informazione!!!!


Prete contro figlia di Latorre


Non credo nella Chiesa Cattolica così come in altre religioni umane, nonostante non sia ateo (anche se non ben identificabile come credente), ma trovarmi a leggere amenità di una così grande bruttura etica e umana, parole scritte poi da un prete come don Giorgio de Capitani, mi fa inorridire!!!!! Ma cosa avrà mai detto questo "gatto nero" religioso.... leggiamo le sue parole che non ho mutato di una sola virgola (il messaggio diretto dal prete alla figlia di Latorre è stato copiato dal profilo del prete su Facebook):

" don giorgio de capitani
A GIULIA LATORRE
Ho letto i tuoi commenti deliranti sulla tua pagina di Facebook, contro l’Italia, gli italiani e così via. Sul momento, volevo scriverti una letteraccia. Poi mi sono detto: a che servirebbe? 
Ora con calma ti esprimo qualche mia considerazione, fregandomene delle tue maledizioni o delle tue eventuali denunce. 
Anzitutto, penso che tu sappia ciò che ha combinato tuo padre. Non intendo accusarlo. Spetta alla legge indiana stabilirne la colpevolezza. Comunque, non mi sembra che stesse per difendere la Patria italiana. I veri patrioti sono di ben altro calibro! 
Ciò che sinceramente voglio dirti è che questa storia dei marò mi sta annoiando e irritando per come viene pubblicizzata dai nostri mass media e gestita dalla politica: il Governo italiano avrà anche le sue buone ragioni per farne un caso politico, che però non condivido.
Ma ciò che veramente mi ha lasciato di stucco è vedere il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, prendere di corsa, di notte, l’aereo e volare in India per conoscere lo stato di salute di tuo padre. Cosa veramente allucinante! Da non credere!
E tu non accusare gli extracomunitari che non rispettano le leggi italiane! Tuo padre ha forse rispettato la legge indiana? Quando una persona è fuori dell’Italia chi è? Non fa parte degli extracomunitari?
Dàtti una calmata, rifletti, non scrivere stronzate, e implora in ginocchio la clemenza della giustizia indiana!".

Sinceramente la cosa mi fa voltare lo stomaco per quanto sono incazzato!! Posso capire che non si sia d'accordo con quanto fatto dallo Stato (tra l'altro il caso è tutto da vedersi ancora a livello legale poiché lo Stato Indiano non ha ancora formalizzato le accuse DOPO QUASI TRE ANNI!!!), ok ci sta, ma che i famigliari, in questo caso la figlia di Latorre, venga denigrata e trattata da stupida ochetta da un soggetto che di lavoro non ha mai fatto nulla nella vita e che si gode il mantenimento dei soliti beoti ignoranti come questo prete da rinchiudere, beh... ce ne passa!!!!

Allora prete voglio dirti alcune cose:

1) Primo don Giorgio de Capitani dice che non giudica il Marò Latorre ma stranamente da un giudizio all'inizio (e dire che una volta insegnavano a scrivere l'italiano ai preti ).

2) Secondo, il "gatto nero", asserisce che la cosa rientra nella legge indiana invece il caso rientrerebbe nel diritto internazionale, perché il fatto è avvenuto in acque internazionali e non indiane ma la nave, è stata attirata con l'inganno all'interno delle acque indiane per poter arrestare i due Marò (cosa esecrabile e che inficerebbe in automatico la cosa).

3) Terzo che i Marò erano in servizio, cosa che dovrebbe porli automaticamente, al massimo, sotto giudizio della legge militare italiana (non centrano un niente gli indiani perché hanno montato il caso, solo per questioni politiche e ora non sanno più come venirne fuori).

4) Altro punto, ma sono sicuro che se mi ci mettessi ne potrei trovare altri, i due Marò sono da quasi tre anni segregati in India, senza che nessuna accusa sia stata formalmente e legalmente presentata a una corte giudicante e all'Italia. La cosa che fa pensare che di prove non ce ne siano e che i politici indiani, stiano solo attendendo (sperando direi io) che il caso si smonti, per far tornare a casa i Marò nel silenzio dei giornali e degli organi di stampa, evitando di perdere la faccia con i votanti indiani.

Quindi ora, prete galvanizzato dall'ignoranza e dall'insensibilità, torna a inginocchiarti davanti al tuo altare e sta zitto se non sai di cosa stai parlando. Occhio poi a difendere ad oltranza gli immigrati perché sappiamo chi ci guadagna e la gente è stufa... vedi tu.. 

Nessun commento:

Posta un commento

Art.21 Costituzione

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria [cfr. art.111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

La società degli automi

Evoluzione umana società Come cambierà la nostra società, e già sta cambiando, nei prossimi 10/20 anni, grazie alla robotica e la Intell...