Stampanti 3D il futuro

Stampante 3D

Nuove tecnologie si affacciano all'orizzonte, un nuovo stile di vita ma anche una nuova struttura di società ci si prospetta. Tanto per cominciare diventeremo noi i produttori dei nostri oggetti, grazie alle stampanti 3D.


Stampanti tridimensionali fabbriche del futuro 


Una nuova tecnologia si sta facendo strada nel web, così da mesi mi sto interessando di un fenomeno strano ma che apre molte possibilità a cambiamenti anche profondi nella struttura della nostra stessa società: le stampanti tridimensionali o stampanti 3D. Forse qualcuno di voi ne ha sentito parlare, giacché l'argomento è stato trattato da riviste del settore tecnologico o informativo come Focus, ma, come spesso accade in Italia, sono sicuro che ancora molti di voi non conoscono questa nuova frontiera della tecnologia. Le stampanti 3D possono letteralmente stampare oggetti solidi, ingranaggi, gusci per telecomandi, pezzi di ricambio (anche se in questo caso si tratta solo di oggetti fatti con un particolare polimero e non certo di metallo), ecc...

Funzionamento stampante 3D

Come funziona una stampante 3D? La stampante tridimensionale, è formata da un ugello di precisione a guida laser che spruzza un particolare materiale su un piatto di raccolta, secondo determinati programmi che l'utente scarica da internet (alcuni di questi programmi, tipo CAD, vengono dati gratis mentre altri, anche molto complessi vengono venduti) e carica in una SD di memoria della stampante tridimensionale. Il computer che elabora tali schemi farà il resto, depositando uno strato alla volta di questo materiale polimerico su un piatto di ricevimento, fino a che l'oggetto che abbiamo ordinato di stampare, sarà pronto. Esistono già alcuni modelli in vendita di queste stampanti 3D che sembrano richiamare certi film di fantascienza, anche se i costi non sono per niente "popolari", si parla infatti di cifre che vanno dagli 800 euro per il modello più economico a somme superiori i 2000 euro.

Una rivista, che parla di Linux, asserisce quanto segue:

"La copertura del telecomando si è rotta? Gli ingranaggi dell'orologio a cù-cù si sono spezzati? Basterà semplicemente stamparne di nuovi, consentendo ai consumatori di passare al ruolo di produttori. Sono tante le idee proposte da siti come Thingiverse e simili utilizzabili dalle stampanti 3D: il costume di Guy Fawkes (presente nel film "V per Vendetta"), zucche per Halloween, maschere poligonali di ogni tipo,....".

Come si vede le possibilità, pur essendo al momento in un certo qual modo limitate, non hanno confini o per lo meno non lo avranno tra qualche anno, sempre che le lobby che hanno sempre rallentato la crescita e l'evoluzione dell'Italia, si facciano da parte, o quanto meno si evolvano mutando i loro servizi. Molti di voi non hanno compreso fino in fondo a cosa possa portare questa nuova tecnica relativa alle stampanti 3D, ne sono sicuro. Le implicazioni sono notevolmente importanti: la produzione, per fare un esempio, di piccoli oggetti, che oggi costano un occhio della testa, non sarebbero più necessarie perché l'utenza se le potrebbe fabbricare in casa, al costo del programma preconfezionato da terzi, per quanto concerne la progettazione dell'oggetto, e forse, del materiale di fabbricazione che si annuncia alla portata di tutti.

Molte fabbriche perderebbero importanza e finirebbero per chiudere, molti tecnici programmatori o progettisti troverebbero lavoro, insomma, il mercato avrebbe un mutamento, dove, cose che stanno già accadendo come persone che si trovano a cambiare settore lavorativo usando le proprie conoscenze in altra maniera, sarebbero spinte a una crescita imprenditoriale seria, non come avvenuto fino ad oggi. Secondo me, a parte l'Italia che, come sempre rimarrà indietro, nel resto del mondo si svilupperà un nuovo mercato che potrebbe aiutare chi possiede una vera mente imprenditoriale e le conoscenze legate al settore, di aprire nuovi orizzonti economici da cui attingere. La società sta mutando: o noi evolviamo o spariremo per sempre.

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