Eutanasia legale e naturale

Autorizzare eutanasia per liberare il malato dalle sofferenze
Malato terminale pro eutanasia
Non vorrei trattare tematiche così sensibili, soprattutto che vadano a pestare i piedi delle corporazioni e lobby del dolore, della medicina e quelle politico-religiose, ma sempre di più mi sento schifato dell'ipocrisia che alberghi in questa tematica. L'eutanasia, quando la natura non può fare il suo corso, è un atto dovuto al malato che lo richiede.


La dolce morte eutanasia


Avendo io, insieme alla mia famiglia, passato 17 anni di tribolazioni indicibili, umiliazioni da parte di medici, infermieri e soprattutto, da quell'ente che dovrebbe prodigarsi verso la salute e l'assistenza del malato invece che badare solamente al denaro che può fare dalle sofferenze altrui, sono autorizzato a dire la mia in proposito di eutanasia. Mio padre aveva un tumore benigno alla spina dorsale, quindi non mortale ma che portava comunque gravi menomazioni sotto diversi punti di vista. La cosa che mi ha imbarazzato è che, nonostante io non sia né un medico né tanto meno un infermiere, sia stato costretto dalle situazioni ad apprendere tecniche mediche per poter accudire meglio mio padre. 

Personalmente la cosa mi lasciò già basito all'epoca ma per amore, si sa, si fa questo ed altro: mio padre spesso, durante gli ultimi mesi di vita, ci diceva che non voleva essere rianimato in caso un nuovo caso di coma (la malattia per vie traverse, dopo due operazioni alla colonna vertebrale, avevano colpito altri apparati periferici che gli causavano crisi di ipossia, mandando in "Off" il cervello)... alla fine è stato accontentato da ciò che avvenne. 

Dopo tante tribolazioni, dopo quello che dicono i medici sul fatto che il malato debba SEMPRE essere curato, venne rimandato a casa perché non c'erano medici o infermieri per accudire la sua patologia.... non vi dico nemmeno che i medici che hanno glissato alla richiesta di aiuto da parte della famiglia, non sono stati perseguiti né tanto meno processati... tanto era agli sgoccioli... o forse non era un buon cliente di cure e medicine. Fatto questo breve riassunto della mia esperienza sullo schifo che circondi la medicina non a pagamento (i ricchi vengono anche serviti e riveriti... basta pagare), volevo affrontare il discorso eutanasia. in Italia, per la presenza della Chiesa, l'eutanasia viene osteggiata da anni, anche se piccole cose stanno accadendo, restiamo, come per moltissime altre cose, indietro rispetto ciò che accade nel mondo, basti pensare che in America (giacché questo Paese viene sempre acclamato dai nostri politici quando gli fa comodo) un medico non si può permettere di attuare tecniche di rianimazione nel caso il paziente abbia espressamente scritto o detto che non desidera continuare la sua vita in caso si instaurino certe situazioni. In Italia non è così.

Diritti del malato eutanasia
Amore per il malato e sostegno contro le sue sofferenze


L'eutanasia, chiamata anche dolce morte, è un sistema che non viene applicato a cuor leggero nemmeno all'estero, ma si considerano le volontà del paziente che deve affrontare l'esame di medici che devono accreditare il fatto che non ci sia più nulla da fare, che la qualità della vita del malato non possa migliorare o che non sia così gravosa per la sua esistenza del soggetto sofferente. 

La visita psicologica e quella medica accompagnano il malato nella decisione, che non viene mai presa con leggerezza. Il fatto che molti portino alla luce il fatto (falso) che se venisse autorizzata l'eutanasia, si rischierebbe un suicidio di massa, è non solo una stupidaggine ma anche lesivo degli stessi diritti del malato che si arrogano difendere, poiché non sarebbe il medico a decidere contro la volontà della persona, bensì la persona stessa ma solo con l'autorizzazione del medico, se non si riesce a vedere la differenza, questo attesta che non si è in grado di ragionare correttamente riguardo l'eutanasia.

Legalizzare l'eutanasia

Negli ultimi anni, molti hanno cercato (ma poi nemmeno così tanti) di far valere i propri diritti o quelli di un familiare malato gravemente, che aveva espresso, quando poteva, il desiderio di smettere di soffrire: purtroppo queste storie sono cadute nel dimenticatoio, hanno avuto risvolti legali e, spesso, hanno visto le lobby mediche vincere sempre perché, come pochi sembrano ripetere o intendere di sapere, i soldi possono farti santo o demone, anche se non lo meriti. Per questo l'associazione eutanasia legale, che potete trovare al sito www.eutanasialegale.it, combatte da anni contro il dolore, le umiliazioni e l'indifferenza che ipocriti politici e religiosi, stanno continuando a regalare ai nostri cari malati. Il signor Carlo Troilo, in data 10 marzo 2014 ha pubblicato un'emozionante appello a tutti coloro che pensano che l'eutanasia sia una forma di omicidio, perché:

"- Non è accettabile che l’Italia resti, fra i grandi paesi europei, l’unico in cui non solo non si legalizza l’eutanasia ma nemmeno si accetta di discuterne
- In un paese in cui i veri cattolici sono una minoranza e il 60% dei cittadini è favorevole alla eutanasia, non è ammissibile che le forze politiche continuino a soggiacere ai diktat delle gerarchie ecclesiastiche
- Il tema non interessa più soltanto alcuni intellettuali “radical-chic” ma un numero rilevante e crescente di italiani."

In una conferenza, da lui organizzata, ha potuto fornire dati che vengono normalmente ignorati dalla stampa venduta dei poteri forti, ma anche da coloro che si spacciano per paladini dell'eutanasia (vedi i Radicali), che trattavano quanto segue:

- Secondo l’ISTAT ogni anno in Italia si verificano 1.000 suicidi e oltre 1.000 tentati suicidi di malati. 
- Autorevoli ricerche (la più nota, quella del 2007 dell’Istituto Mario Negri) ci dicono che ogni anno 20.000 malati terminali vedono accelerata la loro fine a seguito dell’intervento attivo dei medici: una “morte all’italiana” "(per non dire, come mi sembrerebbe lecito, di eutanasia clandestina)." 

"Siamo dunque di fronte ad una vera e propria strage degli innocenti, ignorata dai media e dagli italiani, a cui dobbiamo dire basta." Questo è quanto il signor Carlo (incredibile si chiami come mio padre), asserisce e denuncia senza mezzi termini ma portando prove scientifiche o statistiche sull'eutanasia e le efferatezze di chi la osteggia.

Vorrei dire che, se ci trovassimo in natura, noi uomini che la definiamo orribile e senza pietà, nel caso fossimo malati gravi, non vivremmo a lungo senza essere eliminati con "onore e rispetto" da questa stessa natura che ci ha messo al mondo e ci sostiene nonostante l'inquinamento e le efferatezze che continuiamo a usare nei suoi riguardi. Costringere una persona che non può guarire, a restare in vita nonostante la sua qualità di vita non sia più percepibile come umana, è da nazisti che prendono il loro guadagno da ogni dolore, da ogni lacrima, da ogni sofferenza, da ogni malattia, è in ultima analisi un farsi avvoltoi sadici che mantengono in vita il corpo, ormai cadavere ma cosciente, per poter continuare a cibarsene.

Per avere maggiori informazioni sull'eutanasia legale potete visitare il sito http//www.eutanasialegale.it

NB: A parte le parti fra le virgolette che sono state riportate dal sito www.eutanasialegale.it, per tutto il resto la responsabilità è solo del sottoscritto.



Nessun commento:

Posta un commento

Art.21 Costituzione

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria [cfr. art.111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

La società degli automi

Evoluzione umana società Come cambierà la nostra società, e già sta cambiando, nei prossimi 10/20 anni, grazie alla robotica e la Intell...